La prima cosa da fare è affidarsi a un nutrizionista specialista in scienza dell’alimentazione e a un buon pediatria, bisogna analizzare perché il peso è in crescita e se sta crescendo bene nonostante il suo modo di mangiare possa preoccupare. E’ anche necessario capire se ci sono cause metaboliche o psicologiche. I genitori devono sempre dare il buon esempio, il bambino impara a mangiare guardando gli adulti che per lui sono i punti di riferimento. Sono gli adulti stessi a dover promuovere un buon comportamento alimentare. Non si può pretendere che un bambino mangi alimenti (il pesce ne è un esempio) che i genitori non mangiano. Se il bambino ha appena terminato la cena e chiede spesso il bis traslate l’attenzione su qualcosa che gli piace fare. Non serve fare una dieta restrittiva, occorre un nuovo stile di vita. Che significato ha dimagrire per poche settimane e poi darsi di nuovo alla pazza gioia? Occorre invece individuare le abitudini sbagliate, modificarle e mantenerle nel tempo, anche dopo aver raggiunto l’obiettivo. Evitiamo quell’effetto ‘yo-yo’ che non finisce mai. Ricordatevi di non colmare troppo il piatto, ma di dare una porzione piccola. Il bambino penserà di terminarla al più presto senza difficoltà e quindi senza andare in crisi. Meglio poco ma sano, quindi non è la quantità da tenere nel mirino ma la qualità. A tavola vige anche la regola dell’assaggio: consiste di fare assaggiare poca cibi, ad esempio un pezzetto di carota, di broccolo, ecc. poi se gradito si aumenta la porzione. Non dimenticatevi dello sport. L’attività fisica incentiva il mantenimento del giusto peso corporeo nelle varie fasi della crescita e lo riduce se il bambino è già sovrappeso o obeso. Anche nei bambini geneticamente predisposti all’obesità, uno stile di vita attivo può limitare l’eccessivo aumento ponderale. Uno studio ha inoltre dimostrato che praticare attività fisica già a partire dalla scuola materna e dalla prima elementare riduce il rischio di sviluppare sovrappeso nel cosiddetto periodo dell’ “adiposity rebound”, ossia a partire dai 7-8 anni, quando la quantità di massa grassa tende fisiologicamente ad aumentare in modo deciso. Lo sport è importante anche per un altro motivo: una buona struttura muscolo-scheletrica è fondamentale in età evolutiva in quanto, tra i vari vantaggi, esercita un’azione preventiva su possibili alterazioni alla colonna vertebrale come cifosi, scoliosi, lordosi ecc. Queste alterazioni sono frequenti in età scolare, quando il bambino, stando molte ore seduto, è incline ad assumere posizioni scorrette.
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