Non solo i pollini. Chi è allergico alla betulla infatti a tavola deve fare attenzione anche alla mela, chi lo è alle graminacee anche all’anguria: è colpa delle cross-reattività o allergie crociate. La primavera è infatti arrivata, le piante iniziano a germogliare e l’aria è già carica di pollini. Ed ecco che si comincia a starnutire, lacrimare e a tossire.
Gli allergici ai pollini (in Italia sono circa 5 milioni) però, non devono solo temere questa o quella pianta in fase di pollinazione ma fare attenzione anche alle cosiddette “cross-reattività”. Ovvero alle allergie che alcuni pollini possono scatenare in chi ingerisce certa frutta e verdura.
Il contatto con alcuni alimenti vegetali in pazienti allergici ad alcune famiglie di pollini può determinare una sindrome orale allergica con fenomeni irritativi a labbra e cavo orale: il sintomo più comune è il prurito al palato, ma può comparire anche gonfiore delle labbra, fino a edema della glottide. A volte l’ingestione di questi alimenti vegetali cross-reattivi può provocare anche manifestazioni cutanee o respiratorie come ad esempio asma bronchiale. Sono stati descritti anche casi di choc allergico. Tra le cross reattività più frequenti c’è quella tra mela e betulla che si osserva nel 30-70 % dei pazienti allergici a pollini di betulla.
La sindrome orale allergica si manifesta pochi minuti dopo il contatto con alcuni alimenti vegetali. È quindi utile che chi è allergico e ha manifestato fenomeni di cross reattività conosca i “legami” tra piante e alimenti vegetali. I più comuni sono i seguenti:
– pollini di graminacee crociano con frumento, anguria, melone, limone, arancia, prugna, pesca, albicocca, ciliegia, kiwi, mandorla, pomodoro, arachide;
– pollini di parietaria con gelso, basilico, pisello, melone, ciliegia, pistacchio;
– pollini di betulacee con mela, pera, fragola, lampone, prugna, pesca, albicocca, ciliegia, mandorla, sedano, finocchio, carota, prezzemolo, kiwi, arachide, noce, nocciola;
– pollini di composite con miele di girasole o di tarassaco, camomilla, olio e semi di girasole, margarina, dragoncello, genepy, lattuga, cicoria, sedano, finocchio, carota, prezzemolo, anguria, melone, mela, castagna, pistacchio, banana, arachide, noce, nocciola.
La principale raccomandazione è quella di evitare di consumare gli alimenti responsabili di sindrome orale allergica, durante il periodo di pollinazione.
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