Tutti conoscono il nuoto, la corsa e la bici, ma quanti di voi conoscono il triathlon?
E’ uno sport multidisciplinare di resistenza nel quale l’atleta copre nell’ordine una prova di nuoto, una di ciclismo e una di corsa, senza interruzione. Il triathlon è divertimento, salute, sfida con sé stessi, impresa, armonia con la natura. E’ uno sport giovane, nuovo, che accomuna insieme le tre discipline più popolari e praticate, in un’unica prova. I concorrenti devono infatti passare senza interruzioni da una frazione di gara all’altra, dimostrando ottime capacità condizionali quali forza e resistenza, ma anche buone capacità coordinative, dovendo esprimere durante il loro sforzo gestualità sportive completamente differenti tra loro, quali il nuotare, il pedalare ed il correre.
Il Triathlon ‘classico’, quello cosiddetto olimpico le cui distanze sono nei programmi delle Olimpiadi, si disputa sui 1500 m a nuoto, sui 40 km in bicicletta e infine, sui 10 km di corsa. Ma numerose sono le varianti delle distanze del triathlon, a seconda dell’età e delle caratteristiche tecniche.
Per il quarto anno consecutivo, presso il villaggio Cala Ponte Tri Week a Polignano a Mare si è svolta una competizione di triatleti provenienti da tutto il mondo. In questa occasione, ho avuto il piacere di essere stata invitata come ospite per parlare di sane abitudini alimentari all’interno del progetto “ Gioco nel Blu “ rivolto a bambini e insegnanti delle scuole elementari di Polignano a Mare in provincia di Bari, una caratteristica cittadina di mare che ha dato i natali al grande Domenico Modugno e il cui nucleo più antico sorge su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare Adriatico (vedi immagine). Una corretta ed equilibrata alimentazione incomincia dallo svezzamento in tenera età e prosegue in età adulta, ricordatevi sempre che un bambino sano sarà un adulto in salute. I bambini devono assaggiare a rotazione tutti gli alimenti e, se non gradiscono una verdura o un frutto, riproponeteglielo a distanza di qualche settimana ma non eliminatelo del tutto. La prima colazione, salata o dolce, non deve mai mancare per mantenere un livello elevato di concentrazione e attenzione durante la mattinata, basta anche solo un succo di frutta o una spremuta di agrumi. La dieta va sempre a braccetto con lo sport, mi raccomando genitori spronate i vostri figli a muoversi, a stare all’aria aperta e a contatto con gli altri bambini per rapportarsi e costruirsi, non solo il fisico, ma anche il carattere.
Come nutrizionista, questi 4 giorni di natura, buon cibo e sport, sono stati anche una scoperta di nuovi sapori e alimenti, proprio come la pasta preparata con la farina (anzi meglio definirla semola) di grano arso (vedi immagine), nata decenni fa in Puglia nella zona della Daunia. E’ una farina integrale derivata dai chicchi di grano rimasti a terra dopo avere bruciato le stoppie. I latifondisti permettevano ai contadini di raccogliere quei chicchi di grano bruciati, che per loro rappresentavano una grande risorsa, dal momento che per loro il prezzo della farina bianca era troppo elevato per comperarne la giusta quantità. Tendenzialmente, rispetto alla farina bianca tradizionale, quella di grano arso ha un maggior contenuto proteico e di ceneri (sali minerali). Ma le delizie gastronomiche non finiscono qua (vedi immagini): ci sono i taralli integrali, le mandorle e i ceci salati, le pucce (forme di pane aventi diametro di circa 20-30 centimetri da farcire come si desidera) e le friselle (taralli di grano duro cotti al forno, tagliati a metà in senso orizzontale e fatti biscottare nuovamente in forno) anche in questo caso da farcire come si vuole.
Vi lascio con la suggestiva Alberobello (vedi immagine) che, con i suoi Trulli è uno dei 53 siti italiani inseriti dall’Unesco nella World Heritage List.
Al prossimo viaggio di lavoro 😊
#weareinpuglia #wehostinpuglia
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