Sono tante le persone che mi pongono questo quesito perché la vorrebbero nella dieta ! Tirate pure un sospiro di sollievo, in quanto la trippa è tutt’altro che grassa, è un alimento di origine animale, in particolare rientra nel gruppo delle frattaglie. E’ costituita dallo stomaco (o da uno degli stomaci) dei bovini o dei suini, anche se la materia prima più utilizzata è il rumine di manzo, ovvero il primo dei quattro stomaci dell’animale. La trippa è un alimento magro, ricco di proteine ad alto valore biologico. Non contiene glucidi (zuccheri) o fibre, inoltre, per quel che concerne i sali minerali, la trippa contiene ottime quantità di ferro (utile a combattere e prevenire l’anemia sideropenica) e non mancano ottime concentrazioni di molte vitamine del gruppo B (tiamina, riboflavina e niacina).
Attenzione però che la trippa potrebbe contenere alti livelli di purine, molecole indesiderate per i soggetti affetti da iperuricemia (acido urico alto nel sangue) e attacchi gottosi.
Ricapitolando, diversamente da quanto si crede, la trippa, in sé, è ipocalorica: apporta infatti solo 108Kcal/100g 🙂 Certo, poi è il condimento che aumenta le calorie totali, quindi non friggetela ma consumatela cruda con olio e limone o in umido con il pomodoro.
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