L’IMPORTANZA DELLA DIETA
Cambiare le proprie abitudini alimentari aiuta a ridurre notevolmente i sintomi correlati all’Endometriosi. Chi soffre di endometriosi deve essere consapevole che esistono alcuni alimenti che sebbene siano generalmente da considerare sani sono invece da limitare poiché sono portatori di componenti che acuiscono l’infiammazione (pro-infiammatori). D’altra parte invece, esistono alimenti che hanno componenti che contrastano e riducono la infiammazione, inserire maggiori percentuali di questi cibi per ridurre invece al minimo i primi significa supportare l’organismo nel contrastare l’infiammazione che determina e alimenta la malattia. Cambiare il proprio piano alimentare introducendo gli alimenti consigliati e riducendo quelli sconsigliati si è dimostrato essere uno dei modi migliori per ridurre i sintomi della malattia e i dolori e per ridurre o eliminare l’uso di farmaci e antidolorifici. Il corpo risponde molto rapidamente a ciò che mangiamo, e questo si riflette direttamente sulla nostra salute generale. I sintomi dell’endometriosi rispondono molto bene ai cambiamenti dietetici perché essi sono basati su reazioni chimiche complesse nel nostro corpo in cui i nutrienti contribuiscono in maniera importante. Il corpo è sensibile a ciò che si mangia e quando l’alimentazione non è adeguata alle nostre esigenze esso risponde con allergie, carenze alimentari e malattie, ed in questo caso con una esacerbazione dei sintomi. Nel caso dell’endometriosi, questa correlazione è misurabile e dimostrata da diversi studi. La dieta controllata per l’endometriosi elimina i gruppi alimentari che contribuiscono negativamente nei processi legati alla malattia e introduce alimenti che invece costituiscono un valido supporto ai processi metabolici positivi. Il miglioramento dei sintomi è legato da un lato alla capacità di questi cibi di ridurre l’infiammazione presente, da un lato di rallentare l’assorbimento degli ormoni (estrogeni e prostaglandine) nel corpo attraverso la rivitalizzazione cellulare.
LO SAPEVI CHE:
Eliminare per un periodo (es. 2 settimane) e i cibi infiammatori (prodotti di origine animale, grassi saturi, zuccheri e prodotti raffinati) aiuta il corpo a riconoscere cosa gli fa male e ad evitare l’insorgere di intolleranze alimentari. L’intossicazione alimentare può essere riconosciuta attraverso disturbi della digestione e irritazioni cutanee. Alcuni studi rivelano una maggiore sensibilità alle intolleranze alimentari nelle donne affette da endometriosi, tra le intolleranze può insorgere quella al glutine (da non confondere con la celiachia) o a determinate verdure di difficile digestione. Eliminando completamente i cibi infiammatori per un periodo determinato aiuta a capire quali cibi, oltre questi, il corpo ha difficoltà a metabolizzare a causa dell’intossicazione. Un periodo di disintossicazione seguito da un periodo di graduale reinserimento può essere di aiuto per far emergere di fronte al nutrizionista le proprie specifiche sensibilità e a riabituare il corpo ad una corretta metabolizzazione degli alimenti.
COSA AUMENTARE
OMEGA 3 e 6
Perché?
I grassi ALA (acido alfa linolenico) aiutano a ridurre l’infiammazione associata a questa malattia grazie alla regolazione della funzione delle citochine, molecole coinvolte nei processi infiammatori. Inoltre aumentano la produzione della prostaglandina PGE1 che riduce il livello di infiammazione addominale determinato dalla endometriosi.
Es di Alimenti:
– Frutta secca
– Semi di lino, di chia, zucca
– Salmone
– Pesce azzurro di piccola taglia
– Avocado
FRUTTA, VERDURE, LEGUMI E CEREALI INTEGRALI
Perché?
Le verdure sono ricche di proprietà antinfiammatorie e antiossidanti e vitamine. Le fibre alimentari aiutano l’organismo a:
– regolare i livelli di alcuni ormoni nel corpo
– regolare il saliscendi dell’insulina
– a ridurre gli estrogeni
Si consiglia di aumentare le fibre di un 20/30% e di includerle sempre a ogni pasto.
Es di Alimenti:
– Verdura
– Frutti rossi, e frutta di stagione
– Orzo, farro e riso integrale
– Ceci, lenticchie, piselli e legumi
COSA ELIMINARE
ZUCCHERI E PRODOTTI RAFFINATI E GRASSI SATURI
Perché?
Gli zuccheri semplici causano una reazione infiammatoria, producono un ambiente più acido nel corpo che favorisce l’infiammazione e qquindi l’endometriosi (il miele va bene se si può ottenere quello biologico certificato).
Es di Alimenti:
– Merendine
– Biscotti industriali
– Bevande zuccherate (Coca-cola, Fanta…)
– Prodotti con farina bianca e zucchero raffinato
– Burro e margarina
Sì a prodotti artigianali o fatti in casa con poco zucchero e farine integrali o a basso contenuto di glutine.
CIBI FRITTI E ALCOL
Perché?
Il fritto può stimolare prostaglandine negative. L’alcol consuma vitamina B che è immagazzinato nel fegato e che determina la fornitura energetica dell’organismo. La buona funzione epatica è vitale poiché il fegato aiuterà a eliminare gli estrogeni in eccesso dal corpo.
SOIA, AVENA E SEGALE
La soia contiene xenoestrogeni che danno prova di essere tossici per i tessuti sensibili agli estrogeni e per la tiroide.
Segale e avena sono da evitare per l’alto contenuto di estrogeni.
Es di alimenti:
– Salsa di Soia
– Noodles
– latte di soia
– Tofu
– Leticina di Soia (presente in biscotti e prodotti industriali)
CAFFEINA
Perché?
La caffeina aumenta i crampi addominali, i livelli di estrogeni e il livello di acidità dell’organismo e quindi le probabilità di infiammazioni.
Es di Alimenti:
– Caffè
– Energy drink
Sì a infusi e caffè di cicoria
COSA RIDURRE
GRANO
Perchè?
Contiene glutine, le cui proteine sono proinfiammatorie a cui le donne con endometriosi sembrano essere più sensibili di altre a questo componente. Si consiglia di scegliere sempre le qualità integrale, cui l’assorbimento è più graduale.
Es di Alimenti:
– Pane e pasta
– Brioche
– Prodotti da forno
LATTICINI
Perchè?
Tali prodotti possono contribuire alla stimolazione della produzione di prostaglandine PGE2 e PGF2a, responsabili di alcuni processi infiammatori.
Es di Alimenti:
– Latte di mucca, capra o pecora
– Formaggi
– Panna e burro
Sì a latte di origine vegetale (mandorla, noce…)
CARNE
Perchè?
La carne rossa favorisce le prostaglandine negative
che causano infiammazione e possono anche contenere
ormoni della crescita. Inoltre possono contenere dosi
elevate di inquinanti ambientali. Sì invece a carne
bianca di origine e allevamento controllato.
Es di alimenti:
– Carne di maiale
– Insaccati
– Wurstel e carne in scatola
Sì a pollo. tacchino, coniglio, vitella da allevamento certificato
INTEGRATORI E SUPPLEMENTI
Anche se la migliore fonte di vitamine e minerali è l’alimentazione quando ben equilibrata, molti dei nostri alimenti oggi sono impoveriti in oligoelementi vitali e talvolta la dieta può essere difficile da portare avanti quotidianamente. Oggi, per la maggior parte di noi è necessario integrare la nostra dieta con alcune delle vitamine e dei minerali di cui il nostro corpo ha bisogno per funzionare in modo ottimale.
A seguire elenco i nutrienti fondamentali che è bene integrare con concentrati specifici contenenti uno o più di questi nutrienti.
–Omega 3
-Omega 6
-Vitamina D
-Curcuma
-Quercetina
-Metifolato di calcio
Fonte: Fondazione Italiana Endometriosi
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