In Italia un bambino su 2 è carente di iodio, così come un terzo della popolazione mondiale. Nel nostro Paese manca ancora la consapevolezza su quali alimenti contengono iodio come latte, pesce, uova, purtroppo tutti cibi che vengono eliminati dall’alimentazione di molti bambini per motivi allergici. E’ difficile per una mamma intercettare la mancanza di questo sale minerale, ma la prevenzione va fatta con un’alimentazione corretta e con l’uso di sale iodato dopo l’anno di età. Le conseguenze sono evidenti in età adolescenziale con l’insorgere del gozzo, l’ingrossamento della tiroide (il 20% della popolazione italiana ne soffre). Possibili anche problemi cognitivi, con conseguenti carenze nelle performance scolastiche. Si sa che l’aria di mare è ricca di iodio, ma questo non è sufficiente per compensare le carenze di cui sopra perché questo minerale bisogna mangiarlo: pesce di mare, periodicamente molluschi e crostacei, ma anche sale iodato, senza esagerare. Piuttosto, rivolgetevi a uno specialista per la preparazione di un piano alimentare in cui siete certi che lo iodio non manca. La Campagna Educazionale, Progetto Italiano contro la Carenza di Iodio in Pediatria, promosso da SIEDP (Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica), ha avuto inizio ad ottobre 2014, con le tappe di Roma, Torino, Pisa, Milano, Potenza, Cagliari e Bari. Il 14 aprile farà tappa a Genova con diffusione del materiale informativo agli 80.000 bambini delle 300 scuole del Comune.

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