Le Vitelotte, sono una varietà di patate viola anch’esse appartenenti alla famiglia delle Solanaceae e pertanto caratterizzate da un apporto calorico moderato, buone quantità di carboidrati complessi (amido), proteine, fibre, vitamine e sali minerali, tra i quali spicca soprattutto il potassio.

A cosa è dovuto il colore viola

Le patate viola hanno origine antichissime, derivano dal Sud America (Perù e Cile) e sono caratterizzate da una polpa e una buccia di colore blu-viola. Nonostante oggi si coltivino anche in Francia e in Italia, non è facile trovarle in commercio. Hanno dimensioni ridotte, una forma oblunga e una polpa farinosa. Ciò che non passa inosservato è il loro scenografico colore, dovuto all’elevata concentrazione di antocianine, composti antiossidanti fondamentali per il nostro organismo, capaci di contrastare l’azione dei radicali liberi, di proteggere le nostre cellule contro l’invecchiamento e contro lo sviluppo dei tumori. Il loro contenuto nelle Vitelotte è stato stimato di circa 150 mg in 100 g di peso a crudo, molto superiore al contenuto che ritroviamo in altri alimenti caratterizzati dallo stesso colore blu-viola quali uva e mirtilli.

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Un concentrato di antiossidanti

Queste patate, oltre alle antocianine, sono ricche di acido fenolico, carotenoidi, acido ascorbico e acido clorogenico. In particolare questi ultimi due antiossidanti sono stati oggetto di uno studio recente, avente come obiettivo quello di verificare l’effetto della cottura e della pelatura sul loro contenuto in diverse varianti di patate: bianche, gialle, rosse e viola. I risultati hanno dimostrato che l’acido ascorbico e l’acido clorogenico vengono maggiormente trattenuti nelle patate viola rispetto alle altre varianti, sia dopo la lessatura sia dopo la bollitura e soprattutto se si conserva la buccia durante la cottura, questo per il loro elevato contenuto iniziale.

Ideali per chi è iperteso

In un altro studio invece è stato dimostrato che il consumo regolare di patate viola in soggetti ipertesi, non soltanto non induceva un aumento di peso, ma riduceva i valori pressori, agendo come ipotensivo.

Come utilizzarle in cucina

Per quanto riguarda il loro consumo in cucina, le Vitelotte si prestano bene per essere consumate lesse, in purea o fritte, mentre la cottura al vapore è sconsigliata vista la farinosità della polpa. Con questa varante di patate, l’effetto scenografico per i vostri ospiti è sicuramente garantito!

Come fare gli gnocchi di patate viola

Ingredienti per 2 persone:
• 500 g di patate Vitelotte
• 1 uovo
• 100 g di farina 00

Preparazione:
Lessare le patate con tutta la buccia, quindi pelarle e schiacciarle. Impastarle con l’uovo e la farina, fino a ottenere un composto morbido ma compatto da far riposare. Formare gli gnocchi come di consueto e portare a bollore dell’acqua salata per la loro cottura. Il colorante non ha sapore e queste patate sanno davvero di patate!

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