Le prugne secche sono sì energetiche, ma senza essere troppo caloriche: 100 g (che corrisponde più o meno a una decina di frutti) forniscono tra le 150 e le 200 calorie. Ma mangiarne una decina è davvero un’eccezione, perché questi frutti risultano sazianti già a piccole dosi: grazie all’essiccazione, contengono ben il 35% di zuccheri (contro il 10% circa delle prugne fresche) tra cui glucosio e fruttosio, rapidamente utilizzati e metabolizzati quando compare l’attacco di fame.
Altre proprietà:
Le prugne hanno anche proprietà diuretiche, regolarizzano l’attività del fegato e soprattutto quella dell’intestino. Infatti, hanno la fama di avere proprietà lassative, dovute al fatto che contengono nel succo piccole dosi di una particolare sostanza, la difenilisatina, che stimola i movimenti dell’intestino fondamentali a favorire l’evacuazione delle feci. L’effetto lassativo è accentuato nelle prugne secche, per via dell’elevata concentrazione delle fibre (ne contengono circa 10-16 grammi per etto, contro i 2 grammi in media del frutto fresco) e del sorbitolo. Inoltre, le prugne secche, per l’elevato contenuto di vitamina A, zinco e beta carotene aiutano a mantenere tonici eid elastici i tessuti del corpo. La quantità giusta è pari a una decina al giorno per evitare smagliature e pelle flaccida.
Un vasetto di yogurt magro + una manciata di fiocchi di cereali + 2 prugne secche = un mini pasto estivo!
Le prugne non devono essere demonizzate, ma inserite nella propria dieta in maniera ragionevole:
Al mattino per la prima colazione:
Meglio se accompagnate con uno yogurt.
Nel primo pomeriggio per placare la fame:
Un paio di prugne secche sono l’ideale.
Nel tardo pomeriggio:
Una o due prugne secche prima di andare in palestra o subito dopo, può servire a non arrivare a casa con lo stomaco che “borbotta”.
Prima di andare a dormire:
Un decotto a base di prugne secche bevuto prima di coricarsi può essere utile per depurare il corpo.
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